Le informazioni disponibili sulle comunicazioni telefoniche dei detenuti in Europa variano significativamente tra i diversi paesi, sia in termini di accesso che di regolamentazione. Ecco una panoramica basata sui dati reperibili:
Francia
Nel 2018, l’amministrazione penitenziaria francese ha introdotto un sistema di telefonia in-cellulare, consentendo ai detenuti di effettuare chiamate direttamente dalle loro celle. Questo ha portato a un raddoppio degli utenti telefonici e a una quadruplicazione del numero di chiamate effettuate. Attualmente, oltre il 50% della popolazione carceraria utilizza attivamente questi telefoni, con circa 52.000 dispositivi installati in tutte le prigioni francesi. Questo sistema ha migliorato il benessere dei detenuti e ridotto le tensioni all’interno delle strutture. Justice Trends
Spagna
Durante la pandemia di COVID-19, le prigioni spagnole hanno implementato misure per facilitare la comunicazione dei detenuti con l’esterno. Ad esempio, nelle prigioni di Fontcalent e Villena, sono stati forniti smartphone per consentire videochiamate con i familiari, con oltre 3.000 chiamate effettuate in un mese. Inoltre, il numero di telefoni cellulari confiscati nelle prigioni spagnole è aumentato del 21%, con 2.733 dispositivi sequestrati, evidenziando la domanda di mezzi di comunicazione tra i detenuti. Costa Blanca PeopleInSpain.news
Germania
In Germania, l’accesso alle telefonate per i detenuti varia tra i diversi stati federali. Ad esempio, solo lo stato di Brema garantisce un diritto alle telefonate, mentre in Baviera l’accesso è più restrittivo. Organizzazioni come la Gesellschaft für Freiheitsrechte e.V. (GFF) hanno evidenziato l’importanza di modernizzare i mezzi di comunicazione disponibili per i detenuti, sottolineando che l’accesso alle chiamate telefoniche è cruciale per la riabilitazione. freiheitsrechte.org
Regno Unito
Nel Regno Unito, la sorveglianza delle comunicazioni dei detenuti ha sollevato preoccupazioni. Un rapporto ha rivelato che in un solo carcere, 476 detenuti necessitavano di monitoraggio delle comunicazioni, ma le carenze di attrezzature e risorse hanno reso difficile un’efficace intercettazione. Inoltre, sono stati confiscati quasi 1.500 telefoni cellulari e 800 schede SIM in 25 prigioni, evidenziando l’uso diffuso di dispositivi non autorizzati per comunicare. BBC+1BBC Italia+1BBC Italia+1BBC+1
Questi esempi illustrano la diversità delle politiche e delle pratiche relative alle comunicazioni telefoniche dei detenuti in Europa. La mancanza di dati statistici uniformi rende difficile una comparazione diretta tra i paesi. Tuttavia, è evidente che l’accesso alle comunicazioni è un elemento chiave per il benessere dei detenuti e per il mantenimento dei legami familiari, con implicazioni significative per la loro riabilitazione e reintegrazione nella società.
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